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Gli impianti a fune sono delle infrastrutture che consentono il trasporto degli sciatori o dei pedoni. Tali impianti sono normalmente mossi da motori elettrici di elevata potenza che trasmettono il moto, attraverso dei riduttori e pulegge, a funi in acciaio, che a loro volta sono collegate ai veicoli o ai traini.

Tra i più comuni impianti di risalita a fune si annoverano:

  • Sciovie a fune bassa (dette comunemente manovie): sono costiutuite da un anello di fune chiusa, generalmente, in materiale sintetico che scorre a circa 1 metro di altezza. Lo sciatore si aggrappa alla fune con le mani e viene trascinato verso monte scorrendo, con gli sci ai piedi, su di una pista di risalita battuta. Ad intervalli regolari sono fissati sulla fune dei manicotti, o dispositivi simili, per agevolare la presa. Tale tipologia è il più semplice impianto a fune esistente ed è adatto solamente per coprire limitate distanze e dislivelli. Le manovie vengono impiegate quasi esclusivamente nei nei campi scuola e sono precluse ai pedoni.

  • Sciovie a fune alta (dette anche skilift o sciovie): sono costituite da una fune traente chiusa ad anello, scorrevole su appositi sostegni di linea, che traina sciatori singoli o a coppie tramite appositi "dispositivi di traino". I "traini" sono costituiti da avvolgitori su cui è avvolta una funicella con all'estremirà un piattello sui cui lo sciatore si siede e viene trainato verso monte. Gli sciatori, impiegando i propri attrezzi, scorrono su una pista battuta di risalita (larga almeno 2 m); essa viene creata regolarizzando il terreno. In corrispondenza della stazione di valle la pista di lancio è di norma pianeggiante, mentre in prossimità della stazione di monte, la pista di sbarco è in leggera discesa per agevolare lo sgancio. Tali tratti devono essere larghi almeno 3 metri. L'impianto monoposto può arrivare al massimo ad una velocità di 3,5 m/s, mentre la versione biposto è limitata a 3 m/s. La portata di questi impianti è nell'ordine di 700-900 p/h per la topologia monoposto e fino a 1200 p/h per quella biposto. Questa tipologia di impianto permette solamente il trasporto in salita degli sciatori ed è precluso ai pedoni.

  • Seggiovie ad ammorsamento fisso: impianti monofune con veicoli costituiti da seggiole multiple aperte per una, due, tre, quattro e anche sei persone sedute. Le seggiole sono collegate alla fune portante-traente in modo fisso tramite appositi morsetti a serraggio elastico. I viaggiatori sono disposti in senso del moto, affiancati e devono salire e scendere contemporaneamente dalla seggiola in moto alla velocità della fune. Per seggiovie riservate ai soli sciatori, i viaggiatori accedono all’impianto con gli sci ai piedi. Le stazioni devono quindi presentare piste studiate per facilitare il movimento di sciatori, in particolare presso la stazione di sbarco la pista ha un'elevata pendenza per agevolare l'abbandono della seggiola. Le seggiole sono munite di poggiapiedi adatti agli sci. Per il trasporto promiscuo con e senza sci ai piedi, la velocità viene ridotta. Ormai molti di questi impianti sono dotati di tappeto d'imbarco, che non è altro che un nastro trasportatore con la funzione di diminuire la differenza di velocità tra il passeggero e la seggiola in fase d'imbarco. Tale dispositivo consente una velocità relativamente elevata della fune senza pregiudicare il confort di viaggio. All'aumentare della capacità delle seggiole la velocità massima dell'impianto diminuisce. Ad esempio la velocità massima di una seggiovia biposto per trasporto sciatori è di 2,8 m/s, mentre per una quadriposto è di 2,2 m/s. La portata di una biposto può arrivare a 1200 p/h, quella di una quadriposto a 2400 p/h ed una esaposto può sfiorare le 3600 p/h.

  • Seggiovie ad ammorsamento automatico: impianti monofune con seggiole che si svincolano dalla fune portante-traente al passaggio nelle stazioni.I veicoli sono dotati di una particolare tipo di morsa agente sulla fune portante-traente, che si apre automaticamente all'ingresso nelle stazioni e si ammorsa automaticamente dopo la fase di lancio in uscita dalle stazioni. Di consegueza il carico e lo scarico dei passeggeri avviene sulle seggiole ferme o mosse in stazione, a velocità ridotta, da appositi convogliatori. Tale impianto può essere dotato di seggiole a 2, 4, 6 e addirittura 8 posti. Negli impianti adibiti al trasporto degli sciatori sono presenti adeguate piste per facilitare l'imbarco e lo sbarco dei viaggiatori molto simili a quelle descritte nella tipologia di impianto precedente. Nella stazione d'imbarco è frequente la presenza di un tappeto d'imbarco con funzione di allineamento dei viaggiatori per migliorare l'efficenza dell'impianto. Questi impianti devono essere dotati di appositi magazzini coperti per il rimessaggio dei veicoli nei periodi di prolungato fermo, solo in particolari casi è permesso immagazzinare le seggiole presso le stazioni. Questo sistema particolarmente moderno e confortevole permette portate molto elevate (fino a 4000 p/h) unite a velocità fino a 6 m/s che consentono di coprire tragitti lunghi in tempi molto ridotti. I veicoli possono essere carenati per proteggere i passeggeri dal vento e dalle intemperie.

  • Cabinovie monofune: impianti momofune con veicoli che si svincolano dalla fune portante-traente al passaggio nelle stazioni. Le cabine sono dotate di particolari morse, simili a quelle precedetemente descritte, che si aprono automaticamente all'ingresso nelle stazioni e si ammorsano automaticamente dopo la fase di lancio in uscita dalle stazioni. I veicoli sono delle cabine chiuse con una capienza che va dalle 4 alle 15 persone che proteggono efficacemente i passeggeri dai fenomeni atmosferici. Le cabinovie costringono gli sciatori a togliersi gli sci per poter accedere all'impianto di risalita. I veicoli di dimensioni più contenute sono dotati di poggiasci esterni. Tale sistema è molto adatto ad essere impiegato come impianto di arroccamento su lunghe tratte, garantisce ottimo standard di sicurezza per i bambini, inoltre si adatta bene anche ad impianto di trasporto pubblico in ambito urbano. L'evoluta tecnologia dell'ammorsamento automatico consente una velocità massima di 6 m/s, con portate che possono raggiungere le 3600 p/h. La fune lungo la linea scorre su appositi sostegni simili a quelli delle seggiovie sopra citate. Esistono dei particolari impianti, poco diffusi, dette "cabinovie pulsé" che hanno dei veicoli uniti in grappoli e ammorsati in modo permanente alla fune. La fune rallenta all'entrata del grappolo in stazione, le cabine transitano a velocità ridotta, imbarcano i passeggeri e poi riaccelerano.

  • Cabinovie a 2 e 3 funi:le cabinovie a 2 o 3 funi sono la combinazione di una cabinovia e di una funivia. Le vetture di grande capacità (massimo 30 persone) scorrono per mezzo di un carrello sulla fune portante (o su due funi portanti)e vengono trascinate da una fune detta traente. Le cabine giunte in stazione si svincolano dall'anello trattivo e compiono il girostazione a velocità ridotta per consentire un agevole imbarco (o sbarco). Tale impianto ha una elevata stabilità al vento, consente di superare campate molto lunghe, ha una velocità ragguardevole (7 m/s) e una portata elevata (massimo 6000 p/h).

  • Funivie: sono i grandi classici impianti a fune aerei per il trasporto di persone. Esse sono costiutuite da 1 o 2 vetture che si muovono alternativamente tra le stazioni con servizio "va e vieni". Nel caso più usuale le 2 vetture corrono, per mezzo di una sospensione e di un carrello, sulle 2 vie di corsa. La via di corsa può essere realizzata con una o due funi portanti e le vetture vengono mosse da una fune traente chiusa ad anello che prende il moto da una puleggia collegata ad un motore elettrico. Le funivie si permettono di superare campate notevolissime come nel caso di linee ad unica campata (senza alcun sostegno intermedio), con velocità anche di 12 m/s e portate generalmente comprese tra i 500 e 2000 p/h. Le vetture possono essere capaci di contenere da 20 fino a 200 persone.

  • Funifor: è brevettato da Doppelmayr ed è sostanzizlmente un impianto "va e vieni" come le normali funivie con alcune particolarità. L'impianto è formato da 2 vetture che corrono su 2 vie di corsa costituite da 2 funi portanti e una fune traente tesa a doppio anello. La particolare innovazione è quella di spostare le funi al di fuori della sagoma della cabina, questa particolarità permette una stabilità dei veicoli superiore al confronto delle funivie tradizionali, soprattutto al vento. Tale disposizione allargata delle funi portanti permette di ridurre notevolmente la lunghezza della sospensione delle vetture, con una riduzione importante dell'altezza delle stazioni. Un'altra peculiarità di questo tipologia d'impianto è quello di avere le 2 vetture completamente indipendenti, consentendo una ottima modulazione della portata oraria. La totale indipendenza delle 2 vetture consentono di utilizzarle reciprocamente per il soccorso in linea, rendendo possibile il trasbordo dei viaggiatori per mezzo di una passerella.

  • Funitel:è un altro brevetto di Doppelmayr e consiste in una cadinovia a moto continuo nel quale i veicoli (cabine da 24 posti) sono sostenute e mosse da 2 funi portanti traenti assai distanziate (interasse 3,2 m). Tale accorgimento garantisce una eccezzionale stabilità al vento e consente all'impianto di marciare anche con venti oltre i 100 km/h. Tale impianto consente di superare campate abbastanze lunghe, con una velocità massima di 7 m/s e portate comprese tra le 3200 e le 4000 p/h.

    A margine di questa breve carrellata sulle tipologie di impianti a fune per il trasporto di persone esistenti è opportuno menzionare un impianto che non si può definire "a fune", ma che sempre più spesso si incontra nelle stazioni sciistiche. I nastri trasportatori (o tapis roulant, o tappeti mobili) sono del tutto analoghi, per quanto riguarda il principio costruttivo, a quelli che sono collocati negli aereporti o in alcuni grandi ambienti. I nastri trasportatori sono costituiti da un motore elettrico che muove un nastro in materiale sintetico, con apposite superfici gommate per garentire l'attrito sci-nastro, che disposto su di un lieve pendio trasporta gli utenti a monte. Questa tipologia di impianto è nata per essere utilizzata nei campiscuola ed è apprezzata per l'immediatezza dell'approccio e per l'elevata sicurezza. Con l'evoluzione della tecnologia tale impianto si è sviluppato molto ed è ora frequentemente utilizzato per garantire alcuni brevi collegamenti tra impianti, o per agevolare il superamento di tratti in contropendenza, o addirittura per sostituire completamente alcuni brevi impianti a fune. La velocità massima dei nastri trasportatori è di 0,7 m/s e la portata è simile a quella di una sciovia monoposto (700-900 p/h). I nastri sono impianti, per la loro tipologia costruttiva, non possono essere posati su pendii con pendenze di norma superiori al 20%.

    Tratto e parzialmente modificato da: "Trasporti a fune" - Dante Marocchi Libreria Editrice Universitaria Levrotto & Bella - Torino e www.funivie.org.

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