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In questa pagina sono illustrati alcuni lavori realizzati con la consulenza di Alpiconsult.

 

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Intervento per le opere di protezione e consolidamento contro la caduta di materiali ghiaiosi in località Chiapuzza, Comune di San Vito di Cadore (BL) - Provincia di Belluno


Descrizione

Il progetto, supportato dallo studio generale eseguito sempre dallo Studio Alpiconsult, denominato "Studio relativo alla difesa dell’abitato di Chiapuzza, della viabilità sulla S. S. n° 51 di Alemagna e sistemazione idrogeologica e ambientale dell’area denominata Jaron dei Ross e Jaron di Saccomedan compresa tra le pareti rocciose del crinale tra la Croda Marcora, i Ross e Punta Tajola e l’alveo del torrente Boite", si inserisce nell’ambito degli interventi proposti per la difesa dell’abitato di Chiapuzza . In particolare interventi di progetto, previsti per l’estate 2004, consistono, in estrema sintesi, nella:

  • Sistemazione e ripristino dei muri di deviazione e contenimento realizzati dal servizio forestale nel periodo 1973-1974;
  • Sistemazione parziale della strada di accesso per l’esecuzione dei suddetti lavori, per permettere un rapido accesso alla zona superiore dei ghiaioni.

Lo studio Alpiconsult ha redatto, nella sua completezza tutti gli elaborati di progetto, di cui si allega l’elenco:

  • R/01 Relazione tecnica illustrativa
  • R/02 Relazione geologica e geotecnica
  • R/03 Relazione di calcolo
  • R/04 Elenco prezzi, computo metrico estimativo e quadro economico
  • R/05 Schema di contratto e capitolato speciale d’appalto
  • R/06 Piano di sicurezza e coordinamento D. Lgs. 494/96 e 528/99
  • R/07 Valutazione di incidenza

nonché le tavole di progetto contenenti le planimetrie, piante, sezioni e i dettagli costruttivi delle opere

Breve descrizione degli interventi:

Muro "A"

Il muro posto a quota superiore presenta attualmente una lunghezza di circa 20 metri e una altezza, fuori terra compresa tra 1.00 m e 1.50 m (dovuta a parziale interramento); in sommità il muro, a sezione trapezoidale, ha un larghezza di 1.40 m.

Muro A - Sezione tipo

L’altezza modesta del muro e la possibilità di parziale riempimento del canale di flusso, suggerisce la necessità di una elevazione del muro stesso, nonché il ripristino dell’efficienza idraulica del canale di flusso, mediante asporto dei terreni ghiaiosi depositati.

In dettaglio si è previsto l’innalzamento (DH = 1.50 m) del muro a quota superiore (muro A in tav. T/02 di progetto), secondo le indicazioni geometriche di dettaglio contenute nella tavola T/03. Per consentire il corretto collegamento tra la struttura esistente e la nuova elevazione si prevede la messa in opera di ferri di collegamento, disposti a coppie ad interasse max 0.70 m, realizzati mediante perforazione (f = 28-30 mm) del getto esistente ed annegamento dei ferri (f =16 mm ) in malta cementizia. Complessivamente l’intervento comporta il getto di 33 m3 .

Per la pulizia del canale si è stimato un volume complessivo di scavo di circa 200 mc, da realizzarsi mediante opportuno mezzo scavatore (ragno); il materiale di risulta verrà ridistribuito nel canalone di flusso a valle e eventualmente impiegato per la realizzazione delle viabilità di accesso alle aree di cantiere.

Muro "B"

Il muro inferiore, che sostituisce quello crollato a seguito dello scalzamento, è previsto in conci (8 in totale) di lunghezza L = 4.0 metri, di altezza media al centro di 5.0 metri; la geometria è quella classica di un muro di sostegno massiccio (opera di protezione di sponda idraulica); planimetricamente si seguirà la leggera curvatura del canale di flusso, "accompagnando" per quanto possibile e indirizzando il flusso delle colate verso valle contemporaneamente proteggendo l’argine sinistro dell’attuale canale da ulteriori possibili erosioni.

Muro B - Pianta

I micropali di sottofondazione avranno lunghezza media pari a 8 metri, e comunque andranno spinti sino ad una profondità sufficiente per evitare fenomeni erosivi che determino l’instabilità del manufatto; per la sola sezione di attacco del muro si realizzeranno ancoraggi in roccia mediante fori (f =40 mm, Lo = 0.40 - 0.50 m ) e barre in acciaio (f =20 mm) iniettate.

I due manufatti (A e B) vengono realizzati, per evitare che successive fasi erosive determinino la possibile fuoriuscita del materiale dal canale principale, interessando potenzialmente ancora l’abitato di Chiapuzza.

In relazione a questo aspetto, per un’ottimale sistemazione dell’area si sono previsti anche lavori di risagomatura e pulizia del canale nel tratto tra i due muri e immediatamente a valle del muro B.

Sistemazione strada di accesso

Per realizzare i due manufatti si è prevista la sistemazione parziale della preesistente viabilità di accesso alla zona superiore dei ghiaioni, per potere organizzare i getti in parte con trasporto con autobetoniera (sino alla quota 1.440 m s.l.m. circa) e in parte con elitrasporto. Il tratto di viabilità compreso tra la statale e quota 1.260 m s.l.m. circa, è stato recentemente riattato per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del vascone di intercettamento delle colate provenienti da monte.

Planimetria di progetto

A monte di quota 1.260 m s.l.m., si prevede la realizzazione di una carreggiata utile di larghezza media di 5/6 metri, sistemazione superficiale e adeguata compattazione del materiale in loco, in relazione ai carichi previsti (autobetoniere).

La strada di accesso terminerà con il piazzale di cantiere intermedio (300 m2 circa), ubicato a quota 1.440 m circa, realizzato per organizzare trasporti con elicottero; tale piazzale è raggiungibile, con mezzo fuoristrada, anche attraverso la viabilità forestale recentemente sistemata proprio per il monitoraggio dell’area in quota

Il tratto di viabilità di attraversamento del ghiaione (tra quota 1.350 e quota 1.400 m circa), verrà smantellato al termine dei lavori, restituendo l’area alla situazione attuale.

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